L’Amministrazione Coppola ha approvato il PUC (Piano Urbanistico Comunale) della Città di Agropoli. Questa mattina si è svolto il Consiglio comunale che ha portato alla definitiva approvazione dello strumento urbanistico. Va a sostituire il Piano di fabbricazione vigente, datato 1972.
Soddisfatto il sindaco Adamo Coppola, che non ha nascosto la sua emozione e soddisfazione per quello che è a tutti gli effetti un evento storico. «Abbiamo approvato il PUC! – ha affermato il primo cittadino – Quando venne votato il precedente Piano di fabbricazione, 48 anni fa, io non ero ancora nato… Oggi in Consiglio comunale abbiamo scritto un pezzo di storia per la nostra Agropoli. Il nuovo piano urbanistico rilancia la nostra Città, che sarà sempre più vivibile ed attrattiva. Un grazie va a tutti coloro che hanno contribuito affinché tutto questo si realizzasse».
E’ durata diverse ore la seduta della pubblica assise, con inizio alle ore 8.30 circa, prolungandosi fino quasi alle 14.00. Dopo una relazione introduttiva del sindaco Coppola, è seguito l’intervento del prof. arch. Domenico Francesco Moccia, che ha coordinato, insieme al prof. arch. Roberto Gambino, il gruppo di consulenti esterni. Alla discussione è seguita l’approvazione degli emendamenti e quindi, punto per punto, sono state votate le aree di trasformazione, che vanno ad integrare il corpo generale del Piano. Quindi c’è stata la votazione finale.
Redatto sulla scorta dei principi dettati dalla Legge regionale, il PUC della Città di Agropoli è uno strumento dinamico ad elevata flessibilità, per il quale gli eventuali aggiornamenti possono essere rapidamente inclusi nello strumento, in modo agevole. Si tratta dell’unico caso in Campania, di piano urbanistico condiviso con la Regione, che ha attivato il disposto normativo previsto dall’art. 5 della Legge regionale 13/2008.
Il raggiungimento di tale risultato è dovuto alla qualità dello strumento urbanistico redatto attraverso il supporto di professionalità di altissimo livello, quali il prof. arch. Roberto Gambino e del prof. arch. Francesco Domenico Moccia.
I principi che hanno ispirato il nuovo strumento urbanistico sono: tutela e il miglioramento della matrice ecologica; riorganizzazione e rafforzamento dei sistemi infrastrutturali, ricettivi e dei servizi; riqualificazione urbanistica e paesistica per il miglioramento della fruizione sociale e turistica. Ampia importanza è stata data alla matrice ecologica, che implica il ricorso a progetti e iniziative condivise con l’Ente Parco. Condizione insuperabile è stato ritenuto il miglioramento dell’accessibilità, con azioni e progetti coordinati sul sistema portuale, la stazione ferroviaria e intermodale, gli attestamenti viabilistici. E ancora di più, promuovere lo sviluppo turistico, stimolando opportunamente la crescita e la qualificazione dell’apparato ricettivo. Inoltre va aggiunto l’obiettivo della fruizione sociale ed in particolare turistica dell’intero patrimonio naturale e culturale. Questo riguarda anzitutto il patrimonio storico ed archeologico. Gli strumenti di azione delle linee strategiche si fondano sulla nuova visione dell’urbanistica contemporanea, la quale fonda l’azione sullo strumento perequativo quale elemento teso a ridistribuire diritti e doveri derivanti dalla diversa definizione dell’uso del territorio.
Con la votazione e l’approvazione si chiude un capitolo iniziato alcuni anni fa.
La progettazione è stata curata dall’Ufficio tecnico comunale, composta dall’ing. Agostino Sica, responsabile del procedimento e dell’Ufficio di Piano, e dall’architetto Gaetano Cerminara; responsabile VAS, geometra Sergio Lauriana. Si sono avvalsi di consulenze specialistiche inerenti l’area urbanistica, ambientale – paesaggistica – naturalistica; consulenti ufficio pianificazione urbanistica e programmazione socio – economica.