Si dice solitamente che dietro un grande uomo si celi una grande donna e anche il presidente Abramo Lincoln e la festa più amata dagli americani, il Giorno del Ringraziamento, sembrano non sfuggire a questo detto.
La donna in questione è la scrittrice e giornalista Sarah Josepha Hal. La Hal era fermamente convinta che il Thanhsgiving Day avrebbe portato una ventata di speranza per la popolazione americana che stava vivendo un periodo tragico come la Guerra di Secessione e con il suo romanzo “Northwood, A Tale of New England”, scritto nel 1827, fece sì che il Thanksgiving diventasse festa nazionale.
Le origini della Festa del Ringraziamento sono più antiche e vengono fatte risalire al 1621, quando nella città di Plymouth, nel Massachusetts, i padri pellegrini si riunirono per ringraziare il Signore del buon raccolto. Da allora divenne consuetudine ringraziare il Signore e festeggiare annualmente insieme a parenti e amici il buon raccolto.
L’ufficializzazione a festa annuale nazionale si ebbe grazie al volere del presidente Abramo Lincoln, ma il merito dietro alla sua decisione è di una donna: la giornalista Sarah Josepha Hal, una delle donne più importanti, benchè poco riconosciuta, della storia americana.
Sarah Hale scriveva spesso editoriali e articoli sulla festività e faceva pressioni sui funzionari statali e federali affinché approvassero una legge che creasse un giorno di ringraziamento nazionale fisso l’ultimo giovedì di novembre. Credeva che una tale misura unificante potesse aiutare ad alleviare le crescenti tensioni e divisioni tra le parti settentrionali e meridionali del paese. I suoi sforzi furono ripagati: nel 1854, più di 30 stati e territori degli Stati Uniti avevano una celebrazione del Ringraziamento sui libri, ma la visione di Hale di una festa nazionale rimase insoddisfatta.
L’ufficialità della celebrazione avvenne nel 1862, quando Sarah Hale scrisse sia al presidente che al segretario di Stato William Seward, esortandoli ancora una volta a dichiarare un Ringraziamento nazionale; il presidente Abramo Lincoln proclamò il quarto giovedì di novembre come festività nazionale americana, una mossa che sperava avrebbe aiutato a “guarire le ferite della nazione”.
Sempre dalla scrittrice americana, dal suo romanzo per la precisione, deriva un’altra delle numerose curiosità legate al Thanksgiving: il tacchino come piatto tipico. Sarah Josepha Hale nel suo racconto parlò del menu ideale del Ringraziamento. Un posto d’onore era riservato proprio al tacchino, considerato “un pasto signorile”, servito insieme alla torta di zucca e al budino di patate dolci. In molti infatti ignorano che nei primi anni di celebrazione del Thanksgiving le tavole delle famiglie americane erano imbandite di mais, cervi, merluzzo, e altri pesci, ma del famoso pennuto non c’era nemmeno l’ombra.